La voce di Ventotene
Sabato 11 maggio
ore 21
a seguire incontro con il regista Stefano Di Polito e l’Ass. Generazione Ponte.
Era il 15 luglio del 1939 quando Mussolini ordinò di trasferire tutti i confinati politici a Ventotene. I confinati riuscirono però ad allestire una biblioteca clandestina e organizzarono dei corsi di formazione politica. Sandro Pertini, Camilla Ravera, Giuseppe Di Vittorio, Umberto Terracini, Giovanni Pesce e molti altri, si trovarono dunque a condividere le loro idee sulla libertà. Gli storici chiamano questa esperienza “L’Università di Ventotene”, perché grazie alla loro attività di studio e di confronto, in quegli anni si forgiò la classe politica che guidò la Resistenza e che portò alla liberazione dell’Italia e alla fondazione della Repubblica Italiana. Lì si creò, inoltre, l’Europa, perché i confinati Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni immaginarono che l’unico modo per garantire la pace dopo la Seconda Guerra Mondiale fosse superare i concetti di nazione e di nazionalismo e creare una comunità tra i popoli europei.