Il ragazzo dai pantaloni rosa
Ispirato alla storia vera del quindicenne Andrea Spezzacatena, che il 20 novembre del 2012 si tolse la vita dopo aver subito numerosi atti di bullismo da parte dei compagni di scuola.
26-27-28-29-30 dicembre
ore 18 e 21
Andrea Spezzacatena è un ragazzino studioso e disciplinato più attento a “fare felici gli altri” che se stesso. Ama i suoi genitori e il fratellino Daniele, adora passare le estati in Calabria dove sente di poter essere completamente se stesso. A scuola invece non è altrettanto facile: da un lato c’è l’amica Sara con cui Andrea trascorre ore serene, dall’altro Christian, “tanto bello quanto stronzo” come lo descrive Sara, il compagno di scuola che Andrea vorrebbe come amico e che invece lo tratta con indifferenza, quando non con crudeltà. Il salto dalle medie al liceo non affranca Andrea dalla presenza tossica di Christian, ripetente e frustrato, e dunque pronto a prendere Andrea come capro espiatorio. Il pretesto, per lui e per i bulli della scuola, è il paio di pantaloni rossi che la madre di Andrea, Teresa, ha stinto per errore e che sono diventati rosa. Andrea finirà per fare la scelta più dolorosa per uscire da una scena in cui è diventato un bersaglio, al punto che i suoi detrattori hanno creato un sito per metterlo alla gogna.
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Roberto Proia, autore del soggetto e della sceneggiatura del film, compie subito una scelta fondamentale: togliere la parola alla madre e restituirla al figlio, che si racconta in prima persona post mortem, come Susie Salmon in Amabili resti o Joe Gillis in Viale del tramonto. Claudia Pandolfi, che interpreta Teresa, si fa carico di alludere con gentilezza anche alle sue fragilità, oltre che al grande amore per il figlio, e il rapporto con l’ex marito Tommaso viene mostrato anche nella sua conflittualità.
Samuele Carrino è molto efficace e ricco di sfumature nel raccontare Andrea, riuscendo anche credibilmente a “cambiare età” sul grande schermo. Andra Arru, che ha il ruolo ingrato di Christian, sa regalargli un sottotesto di tristezza e solitudine che ne spiegano il comportamento ondivago. Infine Sara Ciocca è come sempre solida nella sua interpretazione della sua omonima migliore amica di Andrea.