Il grande Natale degli animali
Un’opera corale di sei giovani registe interamente dedicata ai più piccoli e alle loro famiglie.
26-28-29-30 dicembre ore 16
28 e 29 dicembre ore 11
Nella prima storia il distacco della banchisa su cui vive Babbo Natale rischia di impedirgli di portare i regali. Nella seconda un pulcino vive il suo primo Natale aiutando il gallo in difficoltà. Nella terza agli animali del bosco è rimasto un solo abete per festeggiare ma anche quello è a rischio. Nella quarta un procione si trasforma in una creatura umana. Nella quinta un gatto, seguendo tre cuccioli di un’altra specie, raggiunge la grande festa degli animali.
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Ogni tanto un distributore italiano, meritevole di elogio perché rappresenta un’eccezione, tiene conto del fatto che un bambino anche molto piccolo può essere allontanato dal televisore per consentirgli l’esperienza che si può vivere in una sala cinematografica. L’occasione è offerta da un film presentato nell’edizione di quest’anno del Festival del cinema di animazione di Annecy, il che già di per sé costituisce una garanzia di qualità.
Le sei animatrici (gli episodi sono cinque ma sono presenti dei simpatici raccordi che hanno come protagonisti dei cristalli di neve) hanno tutte ben presente il pubblico a cui si rivolgono a cui indirizzano le loro opere. Sono storie apparentemente molto semplici e realizzate con grafiche differenti tra loro ma in ognuna c’è un piccolo/grande messaggio che, proprio per la delicatezza con cui è stato realizzato, può arrivare direttamente alla mente e al cuore dei più piccoli. A partire dal volatile che crea un problema a Babbo Natale e che cerca poi in qualche modo di rimediare si ha però l’occasione, ad esempio, non solo di soffermarsi (dopo la visione in un dialogo adulto/bambino) solo sul plot di base ma anche su quanto il mutamento climatico a partire dal Polo stia producendo danni. Il tema che attraversa poi l’intera compilation è quello della solidarietà, della necessità di operare insieme per conseguire un risultato.
Tutto ciò (ed anche di più se li osserva dal punto di vista della varietà dei disegni) in episodi in cui gli animali restano tali con quel tanto di umanizzazione che è necessario ma sempre privi della parola. Non va infine dimenticata l’efficacia dei già citati raccordi che potenziano l’effetto nevicate che percorre le cinque storie offrendo ai piccoli spettatori un’utile e divertente occasione di stacco tra una e l’altra.